I 5 minuti di negative chin-up che mi hanno portato 5 giorni all'ospedale
- Dario
- 10 dic 2019
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 22 nov 2024
Mi chiamo Dario, e oggi 10 dicembre 2019 sto scrivendo dal letto di ospedale dove sono ricoverato da 5 giorni, per aver fatto 5 minuti di negative chin-up che mi hanno causato la rabdomiolisi: una complessa condizione clinica che, se non curata in ospedale, può avere gravi conseguenze per la salute, come il blocco renale che causa la morte, in 1 caso su 5 (quindi peggio della roulette russa che è mortale in un caso su sei!).
AVVERTENZA:
Se pensi di avere la rabdomiolisi anche tu, devi evitare assolutamente che si complichi in un blocco renale, quindi bevi subito 750 ml d'acqua, vai in pronto soccorso e bevi 250 ml ogni ora e mezza, ma ti devono curare la rabdomiolisi mettendoti la flebo in ospedale: non hai alcuna possibilità di idratarti stando a casa.
La rabdomiolisi ha un naturale picco entro le prime 72 ore dall'allenamento, quindi è cruciale bere immediatamente non appena vedi i sintomi, perché ogni liquido assunto entro le 72 ore, ti aiuta a non andare in blocco renale. Non curarti da solo, non puoi bere abbastanza da solo, ti serve una flebo di fisiologica che garantisce che tu beva "di continuo". Serve restare ricoverati e sotto controllo medico, perché se la tua condizione si aggrava, potrebbero doverti dializzare. Non pensare di poterti curare da solo, se vedi che hai i sintomi, ma bevi subito, immediatamente, e vai in pronto soccorso dicendogli che credi di avere la rabdomiolisi.
Adesso leggiti quello che è successo a me, così capisci di cosa si tratta.

Quello nella foto sono proprio io, esattamente in questo momento in cui sto scrivendo, al mio quinto giorno di flebo in ospedale.
Ho 44 anni, e ho deciso di praticare callistenia (calisthenics) per rimettermi progressivamente in forma, per rinforzare la muscolatura, per riacquisire mobilità funzionale, elasticità e forza alle articolazioni: tutte cose che mi servono oggi e che credo mi serviranno domani.
Siccome ho due protrusioni discali (ernie, come si dice comunemente) e il tratto lombare rettificato, nello scegliere la palestra, ho selezionato quella dove il personale fosse laureato (e alcuni, addirittura, specializzati in riabilitazione), per essere sicuro che non si trattasse di una palestra di sfiniti, o mezzi matti.
Dopo un colloquio conoscitivo col titolare e una lezione di prova, stabilisco di confermare 6 mesi d'iscrizione, per avere un obiettivo d'irrobustimento verosimile e non un'irreale 30 days transformation, per poi scegliere come proseguire, alla fine di giugno.
Ed eccomi quindi alla mia prima lezione di callistenia: fremo, non vedo l'ora. Ci riscaldiamo, facciamo vari esercizi di plank, addominali a barchetta e delle candele spezzate (si chiamano così?) con appoggio delle braccia a terra che mi piacciono da morire (assomigliano ai crunch inversi delle palestre Francesco Conti degli anno '80, ma servono ai tricipiti, non agli addominali), finché non arriviamo al pezzo forte della lezione: una sequenza di negative chin-up a cui seguirà un circuito Tabata di 20-10 secondi di esercizio-riposo, per le gambe.

Nella foto sopra, il negative chin-up, cioè le discese controllate dalla sbarra, per far lavorare i bicipiti (notare l'impugnatura). Nei negative chin-up non si torna su con la forza delle braccia, ma si lascia la sbarra e si risale mettendosi in piedi su uno scatolone, per ripartire già dall'alto col mento sulla sbarra e scendere con una discesa controllata
La serie di negative chin-up che l'allenatore ci chiede di fare, consiste in 5 ripetizioni di 5 discese, che dobbiamo sforzarci di far durare 5 secondi (totale di 25 discese, da 5 secondi l'una - che fa 2 minuti e 5 secondi di esercizio di resistenza): partendo dalla posizione alta, cioè mettendoci in piedi su una cassa di legno, ci afferriamo alla sbarra tenendo il mento ben sopra e ci lasciamo scendere, frenando la discesa, per 5 secondi di fila.
L'esercizio mi piace da morire: ho sempre avuto braccia forti e dopo la prima ripetizione, mi pare di aver stimolato più il cuore, delle braccia. Facciamo la seconda ripetizione e vedo che le discese non sono più pastose e fluide come nella prima, ma un po' irregolari e devo frenare mentre le faccio, per farle durare i 5 secondi che sono richiesti.
Mi rendo conto di avere il braccio destro più debole del sinistro e lo dico all'istruttore durante una pausa. Alla terza ripetizione, riesco a fare soltanto la terza discesa delle 5 richieste e ho sbuffato, stretto i denti e mi sono sforzato molto, per portala a termine: fare tutti e tre i negative chin-up della terza ripetizione mi ha affaticato molto. Sono stanco e l'istruttore mi dice di fare solo due chin-up (uno in meno di tre), alla ripetizione che sarebbe seguita e così via, in quelle che si sarebbero succedute: sempre un negative chin-up in meno del massimo raggiunto la volta precedente.
Faccio la quarta ripetizione con due negative chin-up, poi l'ultima a zero: una volta in cima alla sbarra, non riesco a tenermi nemmeno un momento e lascio la sbarra, facendo un saltino per scendere. Sono esausto, sento le braccia super attivate e sono entusiasta: mi restano le braccia semichiuse, come quando facevo qualche peso in palestra. Alla fine, la mia serie di negative chin-up non è stata 5-5-5-5-5, ma di 5-5-3-2-0: molto meno di quanto richiesto, ma ho dato il massimo e dopotutto, questa è solo la mia prima lezione di callistenia! Sono contentissimo, mi sembra di fare allenamenti bellissimi.
Si cominciano gli esercizi per le gambe (squat alla parete e affondi) e li faccio con diligenza e precisione, cercando di farne uno ogni due secondi. Per quanto le serie siano brevi, le mie gambe non allenate le considerano un buon esercizio. Si finisce poi la lezione, con altre cose che ...non ricordo!
I SINTOMI E LA CORSA AL PRONTO SOCCORSO:
Passate 24 ore dalla lezione, comincio a sentire i classici dolori muscolari post allenamento e ne parlo soddisfatto all'allenatore, via WhatsApp: io sono quello delle palestre anni '80, dove si usava dire: "No pain, no gain" e quando il sentire male, era segno di aver lavorato bene, ma questa volta c'è qualcosa in più: il braccio sinistro si è gonfiato ed è visibilmente più grosso di quello destro. I DOMS sono forti e non riesco a stendere le braccia neanche morto, ma questo mi sembra normale.
Passate 36 ore, la mia urina del mattino è davvero scarsa e rosata, come se contenesse sangue. Nell'arco della giornata, mi cambio una camicia e noto che il braccio sinistro è tutto ricoperto di una macchia rosa chiaro (come dopo una leggera scottatura al sole). L'area rosa ha i confini a gradoni, verso l'ascella, mentre all'interno dell'avambraccio ha una forma lenticolare che arriva fino al polso. Quindi, riassumendo:
1) i DOMS sono forti alle braccia e non riesco a stenderle
2) ho il braccio sinistro molto gonfio, quasi il doppio di quello destro 3) il braccio sinistro si è "colorato" di rosa come dopo una scottatura 4) le urine sono scarse (sono disidratato?) e rosate (contengono sangue?) ...e comincio a preoccuparmi.
Passate 43 ore dall'allenamento, mi decido a googlare un po' sulla condizione così anomala delle mie braccia gonfie dopo i chin-up e boom: casco su un articolo che parla proprio di braccia stanche dopo negative pull-up che è identico al mio caso di braccia stanche e gonfie dopo negative chin up. Come nell'articolo googlato, anch'io ho tutti i sintomi della rabdomiolisi: braccia gonfie, urine scure (nel mio caso rosate), stanchezza, senso di spossatezza. Leggo attentamente la pagina vedo che la rabdomiolisi può portare al blocco renale (che causa la morte ad una persona su 5!) e, spaventato, bevo immediatamente poco meno di 1l d'acqua e mi precipito in pronto soccorso, perché non voglio trascurare la rabdomiolisi e non voglio farmi venire un blocco renale (non voglio partecipare alla lotteria dell' "uno su 5 morirà", cazzo!). Non voglio morire per le complicazioni di una rabdomiolisi trascurata e divenuta blocco renale: non dopo una sola ora di palestra!
Quell'articolo googlato su internet mi ha salvato, perché mi ha permesso di autodiagnosticarmi la rabdomiolisi e soprattutto di bere immediatamente (dopo sole 43 ore dall'allenamento) un litro d'acqua aggiuntivo e di precipitarmi in pronto soccorso. Siccome i blocchi renali che avvengono come complicazione della rabdomiolisi avvengono entro le prime 72 ore, l'aver bevuto quel litro di acqua in più già alla 43esima ora, non può che avermi aiutato ad evitare il blocco renale. VIVA INTERNET!
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